in 
				primo piano: La Salute fa 
				Goal 
				Anche grazie al tuo aiuto la salute fara' goal -
				Partecipa 
				al Gioco
																		
				
																		
				 
																		
				Actionaid è oggi impegnata 
				in una nuova campagna di sensibilizzazione dal nome ”La 
				salute fa goal”. Insieme a lei compongono la squadra altre 
				organizzazioni: AIDOS, AMREF, CESTAS. Sono 
				tre gli obiettivi del progetto: fermare e ridurre il contagio di 
				HIV/AIDS nonché la diffusione della malaria e della tubercolosi. 
				La squadra de “La salute fa goal” vuole segnare i tre goal entro 
				il 2015 e lo vuole fare combattendo le concause della diffusione 
				di queste malattie: la povertà, le discriminazioni nei confronti 
				delle donne, le carenze del sistema santario nei Paesi del Sud 
				del mondo e l’avvicinarsi di un futuro di miseria per un numero 
				crescente di giovani. Obiettivo ultimo di tutta la campagna è 
				garantire l’accesso universale ai farmaci e alle cure, 
				estendendolo anche a tutto ciò che è correlato alla salute e al 
				benessere della persona. (Per approfondimenti si veda il sito
				
				www.lasalutefagoal.it).
																		
																		
																		
																		"Sono 
																		tre i 
																		“goal” 
																		che 
																		punta a 
																		fare la 
																		squadra 
																		composta 
																		da 
																		ActionAid, 
																		Associazione 
																		italiana 
																		donne 
																		per lo 
																		sviluppo 
																		(Aidos), 
																		la 
																		Fondazione 
																		africana 
																		per la 
																		medicina 
																		e la 
																		ricerca 
																		(Amref), 
																		il 
																		Centro 
																		di 
																		educazione 
																		sanitaria 
																		e 
																		tecnologie 
																		appropriate 
																		sanitarie 
																		(Cestas): 
																		fermare 
																		entro il 
																		2015 e 
																		progressivamente 
																		ridurre 
																		il 
																		contagio 
																		dell’Hiv/Aids, 
																		la 
																		diffusione 
																		della 
																		malaria 
																		e della 
																		tubercolosi 
																		e delle 
																		malattie 
																		contagiose. 
																		Dall’inizio 
																		degli 
																		anni 
																		Ottanta 
																		a oggi 
																		l’Aids 
																		ha 
																		ucciso 
																		circa 30 
																		milioni 
																		di 
																		persone 
																		e 
																		attualmente 
																		oltre 42 
																		milioni 
																		risultano 
																		contagiate. 
																		La 
																		tubercolosi 
																		causa 
																		ogni 
																		anni 
																		almeno 
																		due 
																		milioni 
																		di morti 
																		e la 
																		malaria 
																		almeno 
																		un 
																		milione, 
																		un dato 
																		che, 
																		secondo 
																		il Fondo 
																		delle 
																		Nazioni 
																		Unite 
																		per lo 
																		Sviluppo 
																		(Undp), 
																		potrebbe 
																		raddoppiare 
																		nei 
																		prossimi 
																		20 anni. 
																		Perché 
																		“la 
																		salute 
																		possa 
																		fare 
																		goal”, 
																		le 
																		quattro 
																		Organizzazioni 
																		non 
																		governative 
																		faranno 
																		un 
																		“cross” 
																		attraverso 
																		le 
																		concause 
																		di 
																		queste 
																		pandemie: 
																		la 
																		povertà 
																		che 
																		caratterizza 
																		i paesi 
																		dove 
																		esse 
																		sono più 
																		diffuse, 
																		le 
																		discriminazioni 
																		contro 
																		le donne 
																		che le 
																		espongono 
																		maggiormente 
																		al 
																		contagio, 
																		il 
																		numero 
																		crescente 
																		di 
																		giovani 
																		senza 
																		speranza 
																		di 
																		cambiare 
																		un 
																		futuro 
																		di 
																		miseria 
																		e 
																		mancanza 
																		di 
																		opportunità, 
																		le 
																		carenze 
																		dei 
																		sistemi 
																		sanitari 
																		del Sud 
																		del 
																		mondo, 
																		in 
																		particolare 
																		dei 
																		servizi 
																		per la 
																		salute 
																		sessuale 
																		e 
																		riproduttiva.
																		
																		
																		Calcisticamente 
																		parlando, 
																		l’iniziativa 
																		vuole 
																		denunciare 
																		i 
																		“falli” 
																		di 
																		governi 
																		e 
																		istituzioni 
																		che 
																		dalla 
																		loro 
																		“tribuna” 
																		non 
																		mantengono 
																		fede 
																		agli 
																		impegni 
																		presi a 
																		livello 
																		internazionale 
																		quando 
																		hanno 
																		adottato 
																		gli 
																		Obiettivi 
																		di 
																		sviluppo 
																		del 
																		Millennio. 
																		E punta 
																		sugli 
																		“assist” 
																		offerti 
																		dalle 
																		storie – 
																		sempre 
																		più 
																		numerose 
																		– di chi 
																		ha 
																		scelto 
																		di 
																		impegnarsi 
																		nonostante 
																		tutto, 
																		raccontando 
																		una 
																		“classifica” 
																		in cui 
																		non 
																		mancano 
																		risultati 
																		positivi. 
																		“La 
																		salute 
																		fa 
																		goal!” è 
																		una 
																		campagna 
																		d’informazione 
																		realizzata 
																		nell’ambito 
																		del 
																		progetto 
																		“La 
																		salute 
																		globale: 
																		lotta 
																		alle 
																		malattie 
																		endemiche 
																		nei 
																		paesi 
																		dell’Africa 
																		Subsahariana, 
																		dell’Asia 
																		e in 
																		America 
																		Latina” 
																		sostenuto 
																		dal 
																		ministero 
																		degli 
																		affari 
																		Esteri 
																		italiano. 
																		Attraverso 
																		programmi 
																		radio, 
																		inserti 
																		redazionali, 
																		schede 
																		informative, 
																		una 
																		newsletter 
																		e il 
																		portale 
																		web 
																		www.lasalutefagoal.it, 
																		accompagnerà 
																		fino a 
																		novembre 
																		2008 la 
																		“curva” 
																		dello 
																		“stadio 
																		Italia” 
																		nel tifo 
																		per un 
																		mondo 
																		più 
																		giusto e 
																		più 
																		sano"
																		
																		
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