prendere il sole 
			per combattere i tumori  l'ultima ricerca arriva dalla California
									
									"Tutto 
									da rifare: il sole fa bene. Anzi, è 
									necessario esporsi ai raggi ultravioletti 
									con una certa regolarità perché hanno un 
									effetto protettivo nei confronti dei tumori, 
									in particolare quelli al seno, alle ovaie e 
									all'intestino. 
									
									
									Secondo una ricerca condotta da scienziati 
									californiani, che hanno passato in rassegna 
									i risultati di studi condotti negli ultimi 
									quarant'anni, una dose giornaliera di 
									vitamina D riduce della metà il rischio di 
									tumore alla mammella e la maggior fonte di 
									questa vitamina è proprio la luce del sole.
									
									Non 
									è la prima volta che delle ricerche 
									scientifiche ci mettono di fronte al dilemma 
									di quale sia la miglior scelta per la nostra 
									salute. 
									
									
									Sulle vitamine il dibattito è sempre aperto: 
									chi riempie il carrello della spesa con 
									integratori di vario tipo mette in pericolo 
									la propria salute. Secondo un'indagine della 
									Food standard  agency (l'ente 
									governativo inglese per gli standard 
									alimentari) un eccesso di vitamine in 
									pillole può danneggiare il fegato, rendere 
									le ossa più fragili e in alcuni casi 
									aumentare il rischio di cancro. È una 
									questione di quantità insomma, come dimostra 
									anche l'ultima ricerca sull'utilità dei 
									raggi solari, gli stessi finora incriminati 
									ogni volta che viene diagnosticato un tumore 
									della pelle, un melanoma. 
									
									La 
									prova dell'efficacia protettiva della 
									«vitamina del sole» è talmente schiacciante 
									- si legge sul quotidiano britannico 
									Independent di ieri - che il governo deve 
									intervenire prontamente presso le autorità 
									sanitarie affinché la popolazione venga 
									spinta ad incrementarne i livelli nel 
									sangue.Parallelamente è dimostrato che la 
									mancanza di vitamina D può avere effetti 
									letali: problemi cardiaci, polmonari, 
									cancro,diabete,pressione alta, schizofrenia 
									e sclerosi multipla sono le patologie sulle 
									quali la vitamina D può svolgere un ruolo 
									vitale. 
									È essenziale inoltre per la salute delle 
									ossa, per evitare il rachitismo infantile e 
									l'osteoporosi senile. Secondo gli scienziati 
									americani, una dose giornaliera di 25 
									milligrammi è necessaria per mantenersi in 
									buona salute, un livello due volte e mezzo 
									superiore a quello attualmente raccomandato 
									negli Usa.
									
									
									L'ultima ricerca condotta dagli specialisti 
									dell'Università di San Diego, California, 
									guidati dal professor Cedric Garland, ha 
									passato in rassegna 63 documenti 
									scientifici, pubblicati tra il 1966 e il 
									2004, sui legami tra vitamina D e tumori: ne 
									deriva che le persone che abitano negli 
									Stati americani del nord est, meno 
									soleggiati, e anche gli afro americani,con 
									una pelle scura e meno ricettiva dei raggi 
									solari, registrano un'incidenza maggiore di 
									tumori.  Chi dubita dell'utilità dei 
									raggi ultravioletti, può rimediare mangiando 
									fegato e latticini, bevendo latte e 
									utilizzando olio di pesce:tutte fonti 
									alternative di vitamina D. 
									
									
									Gli esperti: la dose di vitamina D contenuta 
									nei raggi ultravioletti riduce il rischio 
									per ovaie, intestino e seno. Ma non si deve 
									esagerare